Ostruzionismo Pdl: ddl anticorruzione bloccato alla Camera

ROMA – Alla Camera dei Deputati lavori a rilento sul ddl anticorruzione. In un’ora, la mattina del 15 maggio, le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno votato un solo emendamento a causa della raffica di interventi da parte soprattutto del Pdl. “E’ in atto un ostruzionismo sciocco e becero”, ha commentato Antonio Di Pietro.

I lavori si sono aperti con un intervento del capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, che, carte alla mano, ha ripercorso, giorno per giorno, l’andamento dei lavori sul ddl anti-corruzione sottolineando che non e’ vero che il Pdl ”ha tirato il freno a mano su questo provvedimento”.    Un dettagliato intervento, durante il quale la presidente Giulia Bongiorno ha tra l’altro sottolineato che: ”certo, se per dimostrare che non c’e’ ostruzionismo impieghiamo dieci minuti non otteniamo l’obiettivo …”.

Costa ha anche chiesto al governo (presente con il sottosegretario Salvatore Mazzamuto visto che il ministro Paola Severino e’ in missione negli Stati Uniti) di rivedere la propria valutazione di remissione all’Aula su molti emendamenti: ”si tratta di una materia importante su cui e’ giusto che il governo dia la sua tesi, perche’ se le cose restano cosi’ si potrebbe arrivare a una situazione di una certa confusione”. Una richiesta non accolta dal sottosegretario. A quel punto, pero’, a prendere la parola, anche piu’ in generale sul provvedimento sono stati poi gli azzurri Luigi Vitali, Maurizio Paniz e Francesco Paolo Sisto.

Quest’ultimo in particolare ha chiesto l’accantonamento di alcuni emendamenti. Richiesta sulla quale, poi, e’ stata necessaria una votazione dopo una serie di altri interventi. Da ultimo il PdL ha chiesto al governo di valutare ancora una volta il proprio parere su un emendamento a firma Sisto sulle pene minime per il peculato. Una proposta di modifica sulla quale il ministro Severino aveva dato parere contrario. Una decisione della quale, secondo Manlio Contento sempre del Pdl, ”non si e’ resa conto”, visto che nella maggior parte dei casi sui minimi di pena si era rimessa all’Aula.

Anche qui ne e’ seguito un dibattito con interventi soprattutto del Pdl. Alla fine l’emendamento e’ stato posto in votazione e bocciato ma e’ stato l’unico di tutta la mattinata. ”E’ in atto – ha commentato Di Pietro – un ostruzionismo becero, sciocco, che dimostra come ormai il Parlamento sia usato solamente per assicurare l’impunita’ anche nella prossima legislatura. Un comportamento che raggiunge la volgarita’ e la connivenza”.

La relatrice del ddl anti-corruzione, Angela Napoli (Fli) si sfoga: ”Il Pdl si sta comportando in maniera vergognosa e checche’ ne dica ne dovra’ rispondere di fronte al Paese. Blocca i lavori non consentendo di arrivare in Aula con un testo completo. E’ chiaro che vorrebbero si andasse in Aula con il testo cosi’ com’e’ arrivato dal Senato”.

”C’è uno strisciante ostruzionismo da parte del Pdl che abbiamo sconfitto con il primo voto di oggi – dice fiducioso Pierluigi Mantini dell’Udc – ma questa non può essere una strategia utile a completare i lavori perché fatalmente, all’interno della maggioranza, arriveremo a dividerci su un testo fondamentale per il Paese”.

”Dopo la seduta di oggi – dice Giulia Bongiorno di Fli – le preoccupazioni manifestate nei giorni scorsi” per l’andamento dei lavori sul ddl anti-corruzione, ”non sono venute meno, anzi ho maggiore preoccupazione di prima. Reputo importante approfondire il ddl e andare in Aula in tempi utili. Chiedero’ la dilatazione delle sedute sperando che la seduta di giovedi’ col ministro sia chiave per procedere”.

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Alberto Francavilla