Il presidente della Corte di appello di Salerno, Umberto Marconi, ha inviato una comunicazione alla terza commissione del Csm, sollecitando il suo ”immediato trasferimento”. Tirato in ballo nella vicenda del falso dossier sui trans che avrebbe dovuto travolgere il presidente della Campania Stefano Caldoro in campagna elettorale, Marconi chiede di essere trasferito a Napoli e di essere convocato a più presto.
Nella lettera il magistrato ha scritto: ”Ribadisco, in primis, il contenuto della mia comunicazione del 19 luglio inoltrata via fax alla prima commissione del Csm. Pur consapevole delle difficoltà connesse alla fase temporale (scadenza prossima del Csm) mi permetto, sommessamente ma con forza, di insistere sulla necessità di un immediato trasferimento. La macchinazione (peraltro grossolana), tra sbirresca e mediatica, che ha infangato la mia persona, è stata da me già denunciata alla stampa e confido in una pronta convocazione innanzi ai giudici inquirenti, per rassegnare, nella sede competente, ulteriori particolari ed elementi circa gli autori. Trattasi di un complotto che affonda le sue radici in altre vicende, connesse alla mia ben nota trentennale milizia associativa (Anm)”.
Marconi poi ha proseguito: ”Mi scuso per questa digressione, dovuta a una comprensibile amarezza Si impone comunque un immediato trasferimento per l’ovvia ineludibile esigenza di tutela della credibilità della istituzione, essendo io organico di vertice”.
Poi la richiesta: ”Allo scopo di agevolare la procedura, indico fin d’ora il posto di C.C.A. Napoli, sezione lavoro, essendovi due vacanze di recente pubblicate. Detto posto corrisponde alla mia precipua professionalità , avendo esercitato per circa 25 anni funzioni specifiche in tale settore. Inoltre lo stesso potrebbe ridarmi la serenità in un ambiente che prefiguro accogliente, per conoscenze che ho di molti colleghi gia’ ivi in forza, compromessa per le odierne squallide vicende che mi hanno profondamente colpito”.
La richiesta ha già incassato il primo sì da parte della Prima Commissione del Csm che nei confronti di Marconi ha aperto la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale. Ora si dovrà pronunciare la Terza Commissione, che salvo sorprese dovrebbe dare il suo ”via libera”, in modo da consentire al plenum di dire la sua parola definitiva in questa settimana, prima di chiudere i battenti per scadenza del suo mandato.
Il plenum, inoltre, dovrebbe dare il suo sì definitivo al pensionamento di Antonio Martone, l’ex presidente dell’Autorità garante sul diritto di sciopero, il cui nome è finito negli atti dell’inchiesta romana per la sua partecipazione a cene a casa del coordinatore del Pdl Denis Verdini in cui si sarebbe discusso di come avvicinare giudici della Consulta in vista della pronuncia sul Lodo Alfano.