L’incontro a casa di Denis Verdini nel settembre del 2009, a cui partecipò il senatore Marcello Dell’Utri, l’imprenditore Flavio Carboni, il sottosegretario Giacomo Caliendo, Arcaneglo Martino, Antonio Martone e Arcibaldo Miller, fu organizzato per verificare l’opportunità di candidare lo stesso Miller, che riveste il ruolo di capo degli ispettori del ministero della Giustizia, alla presidenza della Regione Campania. E’ quanto ha sostenuto oggi Pasquale Lombardi, 77 anni, arrestato l’8 luglio scorso in quanto accusato di appartenere alla cosiddetta P3, nel corso dell’interrogatorio svolto di fronte al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo.
”Dopo qualche tempo da quella riunione – avrebbe affermato Lombardi al magistrato romano – seppi che Berlusconi aveva deciso di cambiare candidato”. Per Lombardi l’accusa formulata dalla Procura di Roma è quella di associazione a delinquere finalizzata alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete. Nel corso dell’interrogatorio nel carcere di Regina Coeli, durato alcune ore, Lombardi ha affermato che nell’incontro a casa del coordinatore del Pdl non avvenne nulla di losco. Secondo i magistrati romani, invece, in quella occasione furono pianificati gli interventi per avvicinare i giudici della Corte Costituzionale che avrebbero dovuto pronunciarsi sul Lodo Alfano.
Lombardi, inoltre, avrebbe confermato, così come fatto nel corso dell’interrogatorio di garanzia avvenut nel carcere di Avellino il 10 luglio scorso, di essersi interessato alla questione del Lodo telefonando ad esempio all’ex presidente Mirabelli ma al solo scopo di “acquisire benemerenze presso il Pdl e i suoi capi”. L’ex giudice tributario, in merito al rapporto con Carboni, avrebbe parlato di una amicizia recente nata in occasione di un convegno (organizzato dall’Associazione ‘Diritti e Libertà di cui Lombardi è tra i responsabili) nel settembre del 2009 a Forte Village in Sardegna, al quale partecipavano centinaia di magistrati. I legali di Lombardi intanto hanno presentato ricorso in Cassazione contro l’arresto che la suprema corte dovrebbe discutere il prossimo 9 settembre.