P3: pseudonimo “Cesare” non era usato solo per Berlusconi, emerge “ruolo centrale” di Dell’Utri

Lo pseudonimo ”Cesare” era usato anche per indicare altri soggetti. E’ quanto si apprende da ambienti della Procura di Roma. ”Cesare” era utilizzato da alcuni degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3 in conversazioni telefoniche intercettate.

Come emergeva da un’informativa dei carabinieri sembrava fosse uno pseudonimo del presidente Silvio Berlusconi. In ogni caso, e’ stato fatto notare, i riferimenti a ”Cesare” non hanno rilevanza penale.

I magistrati romani che indagano sulla P3 non intendono quindi convocare come testimone, secondo quanto si e’ appreso, il premier Silvio Berlusconi. Tale circostanza non era stata esclusa dall’avvocato Franco Coppi, difensore di Denis Verdini, a proposito dei chiarimenti sul presunto dossier confezionato per screditare, in sede di campagna elettorale, l’attuale Governatore della Campania Stefano Caldoro.

Per i pm, inoltre, all’interno della cosiddetta P3 il senatore Marcello Dell’Utri rivestiva un ”ruolo centrale”. E’ quanto avrebbero accertato gli inquirenti che indagano sugli ”affari” della cosiddetta societa’ segreta. All’esponente politico del Pdl, per il peso politico ricoperto attualmente ed in passato, avrebbero fatto riferimento Denis Verdini e gli altri soggetti coinvolti nell’inchiesta. Non sarebbe dunque il vertice dell’organizzazione, secondo quanto si e’ appreso, ma avrebbe avuto un ruolo significativo. La procura sta cercando di ricostruire il ruolo di Dell’Utri il quale, secondo quanto si e’ appreso, non e’ socio di nessuno, non ha prestanome e non risulta interessato ai progetti dell’eolico in Sardegna. Non a caso Dell’Utri e’ indagato solo per violazione della legge Anselmi sulle societa’ segrete e non anche per corruzione, quest’ultimo reato contestato agli indagati coinvolti anche negli accertamenti su nomine ed appalti relativi all’energia alternativa in Sardegna.

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