ROMA – Un’amicizia che dura da 40 anni. Un’amicizia profonda al punto che, quando Luigi Bisignani si sposò, sul banco dei testimoni c’era anche il sottosegretario Gianni Letta. E’ mercoledì 23 febbraio quando Letta racconta ai pm di Napoli che indagano sulla presunta P4 il suo rapporto con Luigi Bisignani. I verbali di quell’interrogatiorio, però, diventano pubblici solo nel primo pomeriggio del 2o giugno: ne esce fuori un rapporto che nasce quando i due erano ancora molto giovani e puntavano alla carriera giornalistica.
”Bisignani – ha detto il sottosegretario – è persona estroversa, brillante e ben informata, ed è possibile che qualche volta dica più di quel che sa”. Con lui, ha spiegato poi Letta “intrattengo rapporti di amicizia che io gestisco in modo istituzionale e corretto come ogni altro. Bisignani è amico di tutti, Bisignani è l’uomo più conosciuto che io conosca. Bisignani è uomo di relazioni”.
Quanto ai rapporti tra i due, il sottosegretario ha ripercorso tutte le tappe della loro amicizia: ”Ho conosciuto Bisignani quarant’anni fa, dal momento che il padre era molto amico del mio direttore del Tempo Angiolillo, poi ho conosciuto la madre, poi il fratello Giovanni e poi anche Luigi che cominciò a fare il giornalista con Libero Palmieri che aveva iniziato anche me al giornalismo; poi fece carriera e diventò caporedattore dell’Ansa di Roma; Bisignani fu portavoce e addetto stampa di Stammati; io sono stato testimone di nozze, unitamente a Dini, di Luigi Bisignani”.
Letta, però, ha negato aver cenato con Bisignani in occasione della nomina del giudice Lattanzi alla Corte Costituzionale: ”Non ho mai cenato con Bisignani e il procuratore generale di Roma – ha spiegato il sottosegretario – tanto meno per festeggiare il nuovo giudice della Corte Costituzionale Lattanzi, che ho conosciuto solo al Quirinale al momento del giuramento”.
Quanto all’inchiesta in corso Letta spiega che Bisignani probabilmente sapeva e che forse, ma non ne è certo, i due ne parlarono un giorno: “Non escludo che Bisignani mi abbia potuto dire che era oggetto di attenzioni da parte dell’autorità giudiziaria: sicuramente non mi ha detto che era intercettato e che era Woodcock che lo intercettava. Posso aver detto a Bisignani di non parlare troppo al telefono, visto che lui è piuttosto facondo”.
Più dettagliata, sulla vicenda, la versione di Giampiero Pirolo, legale di Bisignani. Secondo l’avvocato, infatti, Letta e l’uomo d’affari parlarono al telefono dopo che “Il Fatto Quotidiano” pubblicò la notizia di una presunta indagine proprio sul sottosegretario alla presidenza del Consiglio.