ROMA – Se dovesse finire in carcere ''sara' un'esperienza dolorosa e ingiustificata'' ma la vivra' ''serenamente, consapevole della mia innocenza''. Lo afferma l'ex magistrato e deputato del Pdl, Alfonso Papa, intervistato dalla Repubblica e dal Messaggero, all'indomani della pronuncia della giunta per le autorizzazioni della Camera.
"Non sono stato accusato di alcuna percezione di denaro – afferma Papa – Sono del tutto estraneo alle accuse che mi vengono rivolte e sono ansioso di potermi difendere nel processo e dimostrare, attraverso il processo, la verita' dei fatti''.
Il deputato definisce i suoi rapporti con Bisignani di ''assoluta cordialita''' e afferma di aver condiviso con lui ''una sincera amicizia priva di interessi''. Inoltre, Papa, difende la posizione della moglie, Tiziana Roda', avvocato, finita nell'inchiesta – scrive il quotidiano – per alcune consulenze ottenute da grandi aziende.
''Li' non c'e' traccia di consulenze – aggiunge Papa – Lei non ne ha mai avute, ne' le ha chieste. Le notizie che la riguardano sono del tutto false'' e poi aggiunge che la moglie insieme ai suoi figli e' ''il grande bene della mia vita e la mia vera forza in questo momento'' e ''si difendera' in tutte le sedi''. Papa smentisce l'esistenza della P4, ''per quanto mi riguarda – precisa – non so cosa sia. Non ho mai fatto parte di consorterie, l'ho appreso dai giornali e dalle carte dei pm. Ma il gip con il no al 416 ha negato che esiste una P4''.
Quanto ai due soggiorni contestati a Papa, il deputato si difende affermando che si tratta di prenotazioni fatte da altri perche' ''non potevo farle io'' e in ogni caso, avrebbe restituito le somme. Infine, sulla possibilita' di dimettersi da deputato, fa sapere di essere pronto a fare ''i passi che mi saranno richiesti'' ma ''sara' una scelta del Pdl e della Camera'' e rispetto al voto dell'Aula previsto mercoledi', al Messaggero, afferma di appellarsi ''alla coscienza dei parlamentari''.
