Palermo, brogli elettorali alle elezioni comunali: 4 condanne

Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata

Palermo come l’Afghanistan: quattro persone sono state condannate dal Tribunale penale del capoluogo siciliano per brogli elettorali relativi alle comunali del 2007. Secondo il gup Ettorina Contino, i quattro sono colpevoli di aver falsificato le preferenze su diverse schede per favorire alcuni candidati.

Queste le pene comminate dal giudice: 4 anni e 6 mesi per Gaspare Corso, candidato al Consiglio comunale con la lista di centrodestra “Azzurri per Palermo”; 4 anni e 20 giorni per Vito Potenzano, candidato a un Consiglio circoscrizionale; 3 anni e 2 mesi per Giovanni Maria Profeta e 3 anni e 20 giorni per Gaetano Giorgianni, entrambi presidenti di seggio.

Assolti gli altri due imputati: si tratta di Silvana Lo Franco, cognata di Corso, e Francesco Paolo Teresi, anche lui candidato nella lista “Azzurri per Palermo”, che appoggiava il candidato Diego Cammarata, poi eletto sindaco.

Il gup ha anche comminato una sanzione di 1000 euro per le parti civili: le consigliere comunali Antonella Monastra e Nadia Spallitta del gruppo “Un’altra storia” e gli esponenti dell’Idv Fabio Giambrone, Fabrizio Biondo, Manfredi Lombardo, Fabrizio Ferrandelli, Cesare Mattaliano e Leoluca Orlando.

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Alberto Francavilla