Primarie di coalizione: Se vinco va bene se no no

PALERMO – La foto di Vasto non conta più, non, almeno, a Palermo: solo il Partito democratico riconosce la vittoria alle primarie di Fabrizio Ferrandelli. Italia dei Valori, Sel, Verdi e Federazione della sinitra-Prc hanno invece deciso di proseguire verso le elezioni amministrative del 6 maggio con il proprio candidato. Insomma, se alle primarie vince il proprio candidato va bene, ma se vince qualcun’altro allora le cose cambiano…

A nulla è servito l’invito del Pd a “fare un passo indietro” per permettere al partito di scegliere un candidato terzo “che vada bene a tutti”. Il Pd avrebbe preferito di gran lunga la propria candidata Rita Boersellino. Ma Ferrandelli, sostenuto dall’ala del Pd che alla Regione governa insieme a Raffaele Lombardo, non ha arretrato. “Ho vinto le primarie, sono il candidato sindaco e sono già in campagna elettorale”.

Lo stesso Partito democratico ha deciso solo il 20 marzo di formalizzare la candidatura di Ferrandelli. Lo ha fatto attraverso il segretario provinciale Enzo Di Girolamo: “Abbiamo sempre lavorato all’unità del centrosinistra. A questo punto, però, non possiamo non accorgerci che mancano meno di sei settimane al voto, e quindi è il momento di prendere una decisione: non possiamo tradire i 30 mila palermitani che hanno partecipato alle primarie, pertanto sosterremo il vincitore, Fabrizio Ferrandelli”.

Il Pd si è quindi augurato che “anche nelle altre forze del centrosinistra, che come noi hanno sottoscritto un patto vincolante alla vigilia delle primarie, prevarrà il senso di responsabilità”. Ma Sel e Idv hanno già detto che si troveranno un altro candidato.

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Maria Elena Perrero