Paolo Gentiloni ministro degli Esteri: “Le prime telefonate ai marò”

Paolo Gentiloni (Foto Lapresse)

ROMA – Due telefonate ai marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre: è la prima cosa che ha fatto il neo-ministro degli Esteri Paolo Gentiloni dopo il passaggio delle consegne con Federica Mogherini. Lo ha detto lo stesso ministro Paolo Gentiloni, uscendo dalla Farnesina.

“I primi due colloqui da ministro, sono stati con Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per rinnovare loro la continuità dell’impegno. Per prima cosa ho voluto salutarli”, ha aggiunto. Ai due fucilieri della Marina incriminati in India il ministro Gentiloni ha “rinnovato dell’impegno del governo”. Il caso dei due marò, ha detto il neo titolare della Farnesina “è in cima alla nostra agenda”

Il nuovo ministro degli Esteri si è insediato sabato primo novembre alla Farnesina per il formale passaggio di consegne con il ministro uscente Mogherini. I due ministri hanno avuto uno scambio di vedute sulle principali aree di crisi e sui prossimi appuntamenti internazionali. Gentiloni, nel ringraziare il nuovo Alto rappresentante per la politica estera Ue “si è subito messo al lavoro sui dossier prioritari della politica estera italiana”.

“E’ stato un passaggio di consegne non formale in cui ho rinnovato gli auguri a Federica Mogherini per il suo ruolo di Lady Pesc”, ha detto ancora il neo ministro Gentiloni, lasciando la Farnesina. Un colloquio “approfondito di circa tre ore sui dossier più urgenti, in vista anche del prossimo consiglio esteri Ue del 17 novembre”, ha aggiunto spiegando che sono stati “affrontati i principali dossier, quelli che riguardano le crisi in Medio Oriente, soprattutto la Libia, e le tensioni Russia-Ucraina”.

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Maria Elena Perrero