Le aziende municipalizzate ”si devono adeguare ai principi su come vengono fatte le assunzioni nella Pubblica Amministrazione”. E’ quanto stabilito da una norma in vigore da novembre del 2008 ricordata dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, in un’intervista al Messaggero. Regole, però, che rischiano di rimanere lettera morta visto che, come ammette lo stesso ministro, “mancano le sanzioni” per chi non le applica.
Secondo il nuovo regolamento, ”entro 60 giorni dalla conversione del decreto – afferma Brunetta – cioè entro novembre 2008, (le aziende municipalizzate) dovevano fare un regolamento con il quale recepivano alcuni principi come l’adeguata pubblicità della ricerca del personale, la garanzia di imparzialità tramite la nomina di una commissione di valutazione, meccanismi di valutazione oggettivi e trasparenti e in caso di grandi numeri, anche meccanismi automatizzati di preselezione come per esempio i quiz”.
Il ministro conferma che la selezione può essere fatta anche da una società esterna, mentre la stabilizzazione di lavoratori interinali ”rischia di aggirare la legge”. Ad oggi, ”credo siano davvero poche le aziende che lo hanno fatto in tutta Italia – prosegue Brunetta – . Anche perché non sono previste sanzioni e quindi non c’e’ stata, come dire, la corsa all’adeguamento”.