ROMA – Lede l’indipendenza della magistratura l’ampliamento della responsabilità civile dei giudici previsto dall’emendamento Pini alla legge comunitaria. E’ quanto sostiene – a quanto si e’ appreso- la Sesta Commissione del Csm in un documento approvato a larga maggioranza, con il voto contrario del laico del Pdl Nicolo’ Zanon.
Il testo – da quanto si è saputo – sottolinea come dalle sentenze della Corte di giustizia europea che hanno stabilito che lo Stato italiano deve rispondere per violazione del diritto comunitario da parte degli organi giurisdizionali, non discende affatto la necessità di modificare la normativa sulla responsabilita’ civile dei magistrati. E la Commissione fa notare – sempre secondo quanto si e’ appreso – come l’emendamento Pini, che estende la responsabilità civile dei magistrati anche ai casi di ”manifesta violazione del diritto’, introduce un’innovazione che non ha riscontri nel resto d’Europa.
Innovazione che peraltro, secondo i consiglieri, finirebbe con l’incidere sull’indipendenza e sulla serenita’ di giudizio dei magistrati, che potendo essere chiamati a rispondere economicamente delle loro decisioni sulla base di un criterio molto vago, verrebbero inevitabilmente condizionati nel loro giudizio.
