Parla il medico che aiutò Eluana a morire: “Non sono più lo stesso”

Eluana Englaro, morta un anno fa

«Sono stato sotto scorta per mesi, è stata una cosa brutta da sopportare». A un anno esatto dalla morte di Eluana Englaro (dopo diciassette anni in stato vegetativo), Amato de Monte, l’anestesista che ha assistito la ragazza negli ultimi attimi della sua vita, racconta l’ondata di lutto che l’ha travolto e quel che ha imparato da tutta questa vicenda. «Ho aiutato Eluana a morire. Da allora la mia vita non è più la stessa».

«Pensavo che la fase acuta fosse quella immediatamente dopo la morte di Eluana – ha raccontato a Repubblica – invece lo stress mi obbligava ad essere presente a me stesso, a reagire».

Il peggio, prosegue, «è arrivato dopo, quando, come mi disse un collega, arrivò l’ondata del lutto. Dovevo lasciarla passare». Fu in quel momento, quando era anche sotto scorta, che arrivarono le lacrime. “Copiose”, racconta lui.

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