Si voleva dimostrare che il Parlamento non รจ un “covo di drogati” e cosรฌ รจ stato. Un solo parlamentare รจ infatti risultato positivo alla cocaina al test antidroga promosso dal sottosegretario per le Politiche antidroga Carlo Giovanardi. Non si conosce il nome del parlamentare coinvolto: la positivitร alla cocaina รจ emersa dall’esame del capello con due campioni ripetuti in due diversi laboratori. Il test consente di individuare a ritroso di sei mesi l’eventuale uso di sostanze stupefacenti.
Non so chi sia. Non ho la piรน pallida idea, se รจ senatore o deputato, se รจ uomo o donna. Il risultato del test รจ segreto – spiega Giovanardi – Non si puรฒ arrivare all’identitร della persona: i test sono identificati con un codice conosciuto solo dalla persona che si รจ sottoposta al test e il cui risultato puรฒ essere ritirato con una scheda in possesso dall’interessato. Impossibile conoscere il parlamentare positivoยป.
ยซIn ogni caso, spiega Giovanardi a CNRmedia, ยซil risultato del test prova che il Parlamento non รจ un covo di drogati come alcuni avevano voluto dimostrare. Non capisco perchรฉ una persona che sa di avere assunto la sostanza stupefacente abbia deciso di sottoporsi al test, anche se la partecipazione era in forma del tutto volontaria. Escludo inoltre che i senatori e i deputati che non hanno partecipato a questa mia iniziativa abbiano qualcosa da nascondereยป. Si fanno ipotesi, ma il segreto rimarrร tale: ยซI test erano anonimi, i parlamentari – 56 dei quali non l’hanno ancora ritirato -, ricevevano un talloncino numerico, non nominale, per garantire al massimo la privacyยป.
Giovanardi torna perรฒ a ribadire che i parlamentari dovrebbero essere obbligati a sottoporsi al test antidroga, ยซcome capita per tante categorie professionali, per esempio i piloti e i camionistiยป. Soddisfatto per come รจ andato il test, Giovanardi rivendica ยซla serietร e la trasparenzaยป dell’iniziativa: ยซAvevamo detto che avremmo reso noti i risultati e l’abbiamo fatto. Il test รจ stato fatto come Dio comandaยป. E sui risultati ยซognuno commenterร come ritiene opportunoยป.
Il test รจ stato svolto volontariamente da 232 parlamentari dal 9 al 13 novembre su urina e capelli in diversi laboratori. Ventinove di loro hanno rifiutato la pubblicazione dei risultati e del proprio nome, 147 hanno dato il consenso. Inoltre 176 hanno ritirato il referto mentre 56 non l’hanno fatto. Tra i big dell’elenco pubblicato con a fianco la voce ยซrisultato negativoยป c’รจ anche il presidente del Senato Renato Schifani (l’elenco dei parlamentari risultati negativi sul sito del Dipartimento antidroga).
Nella lista dei parlamentari che hanno dato consenso alla pubblicazione dei dati c’รจ anche il ministro Sandro Bondi. Non figurano invece i nomi di Ignazio La Russa, che dell’iniziativa era stato tra i promotori, Giorgia Meloni, Luca Zaia e Michela Brambilla. Non compaiono neppure Antonio Di Pietro e Luciana Pedoto, la deputata del Pd che per prima si รจ sottoposta al test. Hanno invece dato il proprio assenso e sono risultati negativi lo stesso Giovanardi, i colleghi dell’Economia Luigi Casero e dei Beni culturali Francesco Giro. Tra i capigruppo Maurizio Gasparri, Pier Ferdinando Casini e Massimo Donadi. L’ufficio stampa dell’Idv ha fatto sapere che Di Pietro ยซnon solo si รจ sottoposto al test, ma ha dato l’autorizzazione a rendere noto l’esito: dunque chiederร oggi stesso, nuovamente, di rendere noti i risultatiยป.
Critico il segretario del Pri Francesco Nucara: ยซEravamo contrari al test sulla tossicodipendenza perchรฉ lo riteniamo lesivo della dignitร dei parlamentari e del Parlamento. A maggior ragione, visto che dai risultati del test non si puรฒ identificare chi sia il tossicodipendente, la geniale trovata di Giovanardi รจ servita soltanto a screditare ulteriormente la rispettabilitร del Parlamentoยป.
