Partita del cuore con Renzi, lite M5s-Pd. “Non può giocare” “Beneficenza, non spot”

FIRENZE  –  Doveva essere una partita di beneficenza. E un festa. Perché a Firenze, su un campo di calcio, torneranno a giocare insieme Roberto Baggio e Gabriel Omar Batistuta. Ma la  “partita del cuore” del prossimo 19 maggio, invece, diventa un caso tutto politico. Tutta “colpa” di Matteo Renzi che quella partita ha fatto capire di essere disposto a giocarla.

Ne è nata una polemica  nonostante il tutto sia concepito per raccogliere fondi con cui Emergency punta ad aprire un centro di cardiochirurgia in Sudan.

Renzi, a dire il vero, non ha ancora confermato presenza. Ma basta l’ipotesi a sollevare il caso. Perché la partita del cuore, come al solito, sarà trasmessa dalla Rai e si giocherà il 19 maggio, a sei giorni dalle elezioni e quindi in piena campagna elettorale per le Europee.

Lo notano per primi quelli del Movimento 5 Stelle. E non gradiscono. Parla Roberto Fico, che oltre a essere M5s è anche presidente della Vigilanza Rai.

“La presenza di Renzi, Nardella o di qualsiasi altro politico alla Partita del Cuore che la Rai trasmetterà in diretta il 19 maggio, a pochi giorni dalle elezioni, è inammissibile. La normativa sulla par condicio parla chiaro: durante la campagna elettorale la presenza di politici ed esponenti del governo è vietata in tutte le trasmissioni diverse da quelle di comunicazione politica e di informazione, come confermato anche dalle recenti delibere della commissione di Vigilanza Rai e dell’Agcom”.

Posizione condivisa da Beppe Grillo che prende le parole di Fico e le posta, identiche, sul suo blog. 

Inevitabile quanto prevedibile la risposta del Pd. Replica affidata al deputato e segretario della commissione di Vigilanza, Michele Anzaldi.  

 “Il presidente della Vigilanza Roberto Fico pur di alzare una polemica elettorale arriva a boicottare la Partita del Cuore, i cui scopi benefici dovrebbero essere sostenuti da tutti”.

“Se per la prima volta un presidente del Consiglio  partecipa alla partita organizzata da Emergency, il cui ricavato servirà a finanziare un centro di cardiochirurgia in Sudan, la visibilità dell’evento non potrà che giovarsene dando risultati più efficaci. Non si capisce come si possa fare confusione tra la semplice partecipazione sul campo tra i giocatori di una partita di calcio, non impedita da nessuna legge, e la presenza in una trasmissione di intrattenimento, questa sì non consentita dalla par condicio in periodo elettorale”.  

 “Se Fico vuole strumentalizzare un’iniziativa benefica  per fare campagna elettorale, se ne assuma la responsabilità, ma non tiri in ballo le leggi che non c’entrano nulla”.

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Emiliano Condò