ROMA – E’ stato aperto un fascicolo dalla Procura di Roma sulla compravendita dell’appartamento vicino al Colosseo da parte del ministro della funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. Il fascicolo, per ora senza ipotesi di reato e indagati, è stato affidato al procuratore aggiunto Alberto Caperna. L’immobile in via di Colle Oppio fu acquistato nel 2008 per centosettantamila euro grazie ad una decisione del Consiglio di Stato quando Patroni Griffi ne era membro.
E dopo la storia secondo la quale la casa sarebbe stata pagata una cifra irrisoria perchè in una “zona sismica”, il quotidiano Libero torna all’attacco tirando in ballo la doppia busta paga, percepita per lungo tempo da Patroni Griffi.
Una legge sui magistrati in aspettativa gli ha infatti permesso di percepire lo stipendi da magistrato appunto, più il compenso per derivante dai sui incarichi governativi. E allora ecco che il quotidiano di Maurizio Belpietro tira in ballo i 500 mila euro.
Da dove arriva questa cifra? In qualità di consigliere di Stato la scorsa estate Patroni Griffi ha accettato di dirimere la controversia tra Fiat e il consorzio Tav, incarico valutabile appunto 500 mila euro. “Ma un ministro che dovrà prendere decisioni su queste società private, può accettare da loro simili somme?”, si chiede Libero. Patroni Griffi dice di aver rinunciato all’incarico, e quindi di non aver mai preso quei soldi, ma al Consiglio di Stato, il titolare dell’arbitrato è ancora lui.