Patroni Griffi e la casa al Colosseo. Libero: “Malinconico lo aiutò”

Filippo Patroni Griffi (Lapresse)

ROMA – Il ministro Filippo Patroni Griffi ha una casa a Roma da 109 metri quadri al Colosseo acquistata dall’Inps per soli 177 mila euro. Secondo il quotidiano Libero ci sarebbe lo zampino di Carlo Malinconico, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dimessosi dopo uno scandalo per vacanze di lusso all’Argentario pagate “a sua insaputa” dall’imprenditore Francesco De Vito Piscicelli, coinvolto nell’inchiesta della cosiddetta “cricca” dei Grandi Eventi.

“Quando l’Inps decise di vendere l’immobile – che dista 50 metri dal terrazzo Scajola – i 40 assegnatari fecero fuoco e fiamme per ottenere la classificazione ‘popolare’ e rispedire al mittente (ovvero al Tesoro, dove regnava Tremonti) quella ben più onerosa ‘di pregio’. Questo perché senza la classificazione “popolare” sarebbe sfumato anche lo sconto del 45% (su valutazioni del 1999). Ne scaturì un’infinita battaglia legale che dopo 9 anni portò anche al pronunciamento del Consiglio di Stato (dove l’attuale ministro è Presidente di sezione), che mise la parola fine: dando ragione agli assegnatari e quindi avallando la tesi che il palazzone vista Colosseo era tanto malmesso da doversi considerare ‘popolare'”, ricostruisce il quotidiano.

Poi aggiunge: “A perorare la causa, tu guarda il caso, l’avvocato Carlo Malinconico (già consigliere di Stato e da ieri ex sottosegretario della presidenza per le vacanze ‘offerte’ all’Argentario). E così grazie alle sentenze del Tar e del Consiglio gli inquilini hanno avuto il riconoscimento di casa ‘non di pregio’. Altra singolare coincidenza. Nel 2004 il Consiglio di Stato dispone sul fabbricato una ‘verificazione””, conclude il giornalista Antonio Castro su Libero.

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