ROMA, 12 GEN – ”Non dormo più bene, e non mi concentro. Devo fare il ministro, e non lo sto facendo come dovrei. Penso solo alla casa, a questa benedetta casa”. Cosi’ il ministro della Pubblica amministrazione e la Semplificazione Filippo Patroni Griffi intervistato da Repubblica parla della sua casa acquistata in zona Colosseo dall’Inps: 109 metri quadri per 177 mila euro.
”Avessi saputo che sarebbe scoppiato tutto questo casino – ammette – non lo farei mai più. Nella mia condizione attuale riterrei quell’azione giudiziaria per ottenere lo sconto sull’acquisto lecita ma inopportuna. Però oggi, non ieri”.
Patroni Griffi afferma anche di aver pensato sul serio alle dimissioni, decisione che però definisce ”il sigillo della vittoria dell’inciviltà, un massacro al decoro comune, allo stesso buon senso. Un atto abbastanza disumano”.
Il paragone con il caso Scajola, sottolinea, ”è un’offesa insopportabile”. ”Il mio – dice – è un atto lecito, che migliaia di altri italiani avrebbero fatto e farebbero”. Sulla doppia indennità percepita come magistrato amministrativo e capo di gabinetto di molti ministri, Patroni Griffi afferma che quest’ultimo incarico, ”per la delicatezza e l’aggravio dell’impegno”, possa giustificare l’indennità aggiuntiva, ”del resto stabilita dalla legge, non da me”.