
ROMA – Prima c’รจ stato lo scontro e alla fine il rinvio: di fatto l’esame alla Camera del testo sul processo breve รจ rinviato. Il Pd sceglie di restare in Aula, di evitare l’opzione Aventino come annunciato dalla presidente Rosy Bindi che invocava l’uscita e “gesti simbolici forti”. Alla fine quindi fa battaglia in Parlamento, come sostiene Dario Franceschini. Anzi, in piazza e in Parlamento, come aggiunge il segretario Pier Luigi Bersani. Scrive Stefano Cappellini sul Riformista “l’opposizione non si fa con i bei gesti” e alla fine di fatto รจ stato vincente restare.
Vediamo com’รจ andata. Si dร lettura del processo verbale della seduta del giorno prima, ma manca la parte in cui si parla dell’attacco del ministro della Difesa Ignazio La Russa al presidente di Montecitorio Gianfranco Fini. L’opposizione lo nota e chiede l’inserimento dei fatti cosรฌ come si sono svolti. La maggioranza invece non eccepisce. Anzi.
Ma per Roberto Giachetti (Pd), Franco Evangelisti (Idv) e Gianluca Galletti il testo cosรฌ com’รจ ย non puรฒ essere approvato. Fini allora decide di metterlo in votazione. Ma gli esponenti del governo perรฒ sono al Consiglio dei ministri. L’opposizione fa entrare di corsa tutti i parlamentari. Giachetti รจ un ‘buttadentro’ implacabile e insegue i ‘suoi’ anche alla buvette e in cortile. Quando Fini apre la votazione i ritardatari corrono verso l’Aula. Anche i ministri che arrivano alla spicciolata. La votazione resta aperta quasi 4 minuti. Ma quando l’inquilino di Montecitorio la chiude, tra le proteste del centrodestra, quattro esponenti del governo non sono riusciti a votare. E per il processo verbale รจ troppo tardi.
Raggiunta la paritร tra i poli รจ da considerarsi bocciato. Il Pd resta perรฒ diviso, anche ai vertici, contro il governo.
