Enzo Carra, esponente del Pd, ha deciso di lasciare il partito per lavorare alla costituente di centro con Pier Ferdinando Casini. Lo seguiranno un altro deputato, Renzo Lusetti ed un gruppo di amministratori locali del Pd. Carra ha parlato della sua decisione, maturata ieri, mercoledì, in due interviste al Corriere della Sera ed a Libero.
«La candidatura di Emma Bonino – ha spiegato al Corriere – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche se lei mi sta simpatica, come potevo dire ai miei elettori che vengono dal mondo cattolico, di votarla?». Secondo Carra, il Pd è stato messo insieme troppo in fretta e ora, all’interno del partito c’è anche «tanta gente che sta aspettando le Regionali e spera in un insuccesso».
Il Pd, ha aggiunto Carra «è diventato un ogm politico ed è dilaniato dalle lotte interne degli ex ds. Non c’è più politica, è in preda all’anarchia, basti pensare a quello che è successo nel Lazio e in Puglia» e su Libero ha aggiunto: «siamo un partito di sinistra che fa accordi con il centro e che in Europa sta con i socialisti».
Il futuro dell’esponente del Pd, già capo dell’ufficio stampa della Dc dall’ 89 al ’92, nel 2001 alla Camera con la Margherita e passato poi nella file del Pd, sarà accanto a Casini, del quale dice di avere accettato la proposta di far parte di una costituente di centro insieme anche a Cesa e Pezzotta. L’uscita dal partito di Enzo Carra non sarà l’unica e sul Corriere anticipa che ci sarà una conferenza stampa con Renzo Lusetti. Carra ha detto di aver messo a parte della sua decisione Dario Franceschini, capogruppo dei deputati del Pd.