
Il Pd va alla conta e si sfarina e due veltroniani doc come Giuseppe Fioroni e Paolo Gentiloni “staccano”. Entrambi, infatti, hanno rimesso nelle mani del segretario Pierluigi Bersani il proprio mandato di responsabili per il Welfare e per le Comunicazioni. E lo hanno fatto in polemica con il segretario del Pd e della sua linea.
Bersani, infatti, ha chiesto oggi la conta del partito e alla Direzione ha chiesto di votare la sua relazione. Ma i veltroniani hanno già annunciato che voteranno contro: “Movimento democratico voterà contro la relazione di Bersani”, ha detto lo stesso Gentiloni poco prima di rimettere il proprio mandato.
Fioroni è stato molto critico con la relazione di Bersani: ”Si continua a dire – ha affermato – che il partito ha fatto tutto il possibile e che tutto va bene. Dopo aver perso tutte le elezioni, ora perdiamo anche le primarie e non si può continuare a far finta di niente”. Critiche anche sulla parte della relazione riguardante le alleanze: ”Anziché inseguire questo o quello – ha proseguito Fioroni – dobbiamo avere il coraggio di scelte propositive e coraggiose, sulla base delle quali chi vorrà allearsi con noi deciderà. Noi invece diamo l’idea di tergiversare e per tutto il 2010 abbiamo solo inseguito un ‘salvatore’: prima era Casini, poi Fini, ora vedo che è Tremonti. Sembriamo il Sor Tentenna, che alla fine si ritrova da solo”.
Quanto alle scelte coraggiose, Fioroni ha detto di essere d’accordo con Fassino che ha difeso l’accordo per Mirafiori: ”Ma quello che ha detto Piero – ha proseguito – è diverso da quanto ha affermato Bersani nella relazione”. Polemiche anche sulle primarie: ”Non ci prendiamo in giro – ha affermato – i problemi non nascono dallo statuto, ma dal fatto che le perdiamo e che quindi abbiamo paura di esse”.
A chiusura, Fioroni ha citato la dichiarazione di Gianclaudio Bressa che aveva esortato gli esponenti di Movimento Democratico, che sono in dissenso dalla linea del partito a rimettere gli incarichi: ”Se in questo partito – ha detto Fioroni – si caccia chi non la pensa come il segretario, allora io e Gentiloni rimettiamo il mandato nelle mani di Bersani”.
[gmap]
