Pd alla resa dei conti: via i “vecchi” dalla lista nel Lazio?

Nicola Zingaretti

ROMA – “Nel Lazio facevano così anche altri gruppi politici”. Dopo questa frase di Franco Fiorito, in carcere per peculato, a tremare è tutto il Lazio politico. E mentre il Pdl cerca di farsi largo tra le macerie nel dopo Polverini, il Pd proprio non riesce a cavalcare l’onda. Dopo le parole di Fiorito infatti il dilemma dei democratici è il seguente: candidare o no i consiglieri  regionali del Pd in carica proprio nell’era Fiorito?

Dalla base è partita la richiesta di rinnovamento, con la candidatura, benedetta da Pier Luigi Bersani, di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio. Ma il segretario regionale Marco Miccoli ha subito smorzato l’entusiasmo portando alla luce questi mal di pancia all’interno del partito. Perché se “nel Lazio facevano tutti così”…

Lo “storico” capogruppo Pd Esterino Montini non ci sta e se la prende con Miccoli: “Deve far altro, non può fare il dirigente. E’ stato volgare e dice solo stupidaggini. Non ha fatto distinzioni tra i fatti giudiziari che riguardano il Pdl e alcune nostre leggerezze”.

Per Montino, insomma, non aver visto e non aver denunciato spese anomale dei gruppi e rimborsi gonfiati è semplicemente “leggerezza” e non responsabilità politica. L’eletto che “dorme” è presentabile o no? Nel Pd la questione sembra appena agli inizi: ci sarà da discuterne ancora

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Alessandro Avico