ROMA – Entro pochi giorni si terrà il primo vertice di maggioranza tra i segretari dei partiti che sostengono il governo di Mario Monti. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera ci sarebbero stati negli scorsi giorni contatti incrociati tra Angelino Alfano, Pier Ferdinando Casini e Pier Luigi Bersani per chiarire i contenuti dell’incontro.
L’obiettivo comune è quello non solo di sostenere in Parlamento le misure emergenziali che il nuovo governo presenterà, sollecitato dall’Unione Europea, ma anche di formare una maggioranza che, pur con margini di libertà, operi unitamente sull’atteggiamento da tenere in Aula, e magari persino sulle proposte di legge da presentare.
Ufficialmente il vertice si occuperà della squadra di sottosegretari da “consigliare” al presidente del Consiglio. Oltre a questo, però, si punterebbe ad un’intesa più ampia. Certo il Pdl potrebbe avere qualche riserva a vedersi soffiato il ruolo di principale, se non unico, partito di maggioranza avuto nel precedente governo Berlusconi. Lo ha fatto capire il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto, in riferimento alle diverse visioni Pd-Pdl sulla cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia: “Così non va proprio bene, se ci mettiamo ognuno a proporre le proprie iniziative, è la guerriglia, e il governo salta per aria