Come scrive Pino Corrias sul Fatto dai tempi ruggenti di Edgar Hoover, capo di molte stagioni dell’Fbi, era una loro specialità ficcare il naso nel doppio fondo delle vite private degli oppositori. Analizzarle. Scoprire i punti deboli, infilarci un cacciavite e fare leva. E quando non c’erano punti deboli, inventarli. Qui non inventano, né registrano. Bensì ignorano sia le crittografie narrative di Veltroni, travestite da romanzi.