ROMA – ”La questione è di sapere se la personalità, l’esperienza e il ruolo di Tremonti sono funzionali al rafforzamento di un partito nazionale oppure se la sua figura è destinata, per propria scelta o per altre ragioni, a risplendere maggiormente in una rispettabile solitudine partitica, se pure al servizio del Paese”.
E’ un passaggio dell’intervento scritto da Sandro Bondi per colonne de ‘Il Giornale’, in cui il coordinatore del Pdl si interroga sul futuro del partito ed i particolare sul ruolo del ministro dell’Economia.
”Sono certo – sottolinea Bondi – che un approfondimento su questi temi gioverebbe a fugare equivoci ed ambiguità e ad affrontare problemi da cui dipende il futuro non solo del Pdl, ma dell’intero Paese”. Proprio i dissidi con il titolare di via XX Settembre hanno portato Bondi a lasciare il dicastero dei Beni Culturali.
