”Vedo, nella formazione finiana, troppi farisei. Del tutto indulgenti verso se stessi. Implacabili con altri”. Lo dice il coordinatore del Pdl in Campania Nicola Cosentino in una intervista a Repubblica, aggiungendo di voler ”sottrarre ogni alibi ai nuovi legalitari che abbondano nella schiera del Fli”.
”Niente da temere” dalle intercettazioni sul cui utilizzo è in programma per oggi il voto alla Camera. ”Sono il primo a chiedere trasparenza – dice -. Ma sono vittima di un processo diverso”, non mediatico ma ”virtuale”: ”a Napoli la Procura antimafia indaga da 15 o 20 anni su di me, assurdo”.
”Ho avuto rapporti sani con centinaia di sindaci – prosegue -, persone delle istituzioni, dell’impresa, del clero”. Cosentino afferma che ”rifarebbe tutto”, e su Eco4 precisa: ”Mai mi passava per la testa che dietro quel consorzio ci fosse un’attività in cui coltivavano i loro interessi gli ambienti criminali”.
