Continua lo scontro a fuoco nel Pdl. Questa è l’ora della caccia ai finiani e in particolare a Fabio Granata. Dopo le bordate di Maurizio Lupi e di vari altri berluscones, è il momento di Ignazio La Russa che è anche uno dei tre coordinatori nazionali del Pdl. La Russa afferma: “Dico all’amico Fabio Granata: o dici nomi, cognomi o almeno dai indizi forti sui pezzi del governo che starebbero ostacolando la lotta alla mafia, e in quel caso io non potrei stare un minuto di piu’ nel governo se una cosa del genere fosse vera, oppure tu chiedi scusa o lascia il partito”.
”O Granata ha elementi per sostenere che nel governo ci sono persone che ostacolano le indagini sulla mafia – aggiunge il ministro della Difesa – e allora sono io che me ne vado dal Pdl, perché me lo imporrebbe la mia storia. Ma deve fornire i nomi, non dico una prova giudiziale ma indizi forti. Altrimenti la sua è, come io penso, una frase da quaquaraquà, pronunciata per finire sui giornali. E allora non servono i probiviri, perchè Granata sarebbe incompatibile politicamente per una coabitazione nel Pdl”.