ROMA, 2 GIU – "L'Ufficio di Presidenza del PdL aveva il dovere di rivolgersi direttamente agli elettori prima di dotare il Partito di un segretario politico, non previsto statutariamente''. Lo afferma in una nota Alessandra Mussolini spiegando che ''da statuto, infatti, è l'Ufficio di Presidenza a dare attuazione alle deliberazioni del Congresso nazionale e del Consiglio nazionale e non viceversa''.
''Si è deciso, invece – osserva Mussolini – di procedere ad una nomina così importante facendola cadere dall'alto e fuori da ogni regola interna. Solo il Congresso potrà dare la necessaria legittimazione con un voto popolare al segretario del Partito che uscirà vincitore per consentirgli di agire con forza e autonomia per ridare slancio al PdL''.
''In caso contrario – conclude – la figura di Alfano sarà inevitabilmente vissuta solo come una rappresentanza dei 34 dell'Ufficio di Presidenza e non dei tanti elettori e militanti del PdL".