ROMA – L’ultima è stata Gabriella Carlucci, ma ad aver dato il benservito a Silvio Berlusconi dall’inizio della legislatura sono stati in cento circa.
Con la Carlucci sono passati all’Udc di Pierferdinando Casini anche Ida D’Ippolito Alessio Bonciani.
A guardare le poltrone della Camera sono 60 i deputati che hanno detto addio al gruppo Pdl dal 2008.
Stando ai conti che fa il Sole 24 Ore Futuro e libertà di Gianfranco Fini ha “tolto” 34 deputati al premier, ma cinque hanno fatto poi retromarcia.
Di nomi se ne leggono tanti nelle cronache precedenti anche la scissione con il presidente della Camera: Mondello è passato all’Udc, i liberaldemocratici Italo Tanoni e Daniela Melchiorre e i due repubblicani Nucara e La Malfa, e il liberale Guzzanti verso il gruppo Misto.
“Sotto le insegne di Popolo e Territorio, sono giunti 9 deputati del Pdl, anche se uno di essi, Pepe, è poi migrato nel gruppo Misto.
Un’altra tegola sul Pdl è poi arrivata dal sottosegretario Gianfranco Miccichè che, dopo ripetuti avvertimenti, ha lasciato il gruppo portando con sé altri 6 deputati”, ricostruisce il Sole.
Non va bene neanche al Senato, ma lì la conta è più incoraggiante per Berlusconi.
Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari Costituzionali, ha lasciato il Pdl per andare al Psi di Riccardo Nencini e quindi del Pdl a Palazzo Madama ora ci sono 128 parlamentari contro i 147 d’inizio legislatura.
Sembra però che gli scontenti non siano finiti qui.