Pdl scrive a Bagnasco: "No alla doppia morale"

ROMA – ''Non possiamo accettare che siano gli alfieri del laicismo piu' sprezzante, chi abitualmente dileggia la morale sessuale cattolica e vorrebbe una Chiesa muta e intimidita, a plaudire oggi alle parole dei vescovi italiani, utilizzate strumentalmente e applicate in modo unilaterale, con esclusivo riferimento al Presidente del Consiglio. Non accettiamo quindi che giudizi violenti e definitivi vengano da altre cattedre, che si sono sempre contraddistinte per il doppio peso con cui hanno giudicato e continuano a giudicare la Chiesa a seconda della convenienza politica'': e' quanto scrivono, commentando la prolusione del cardinale Bagnasco, nove esponenti del Pdl che hanno firmato una lettera aperta al presidente della Cei, pubblicata su Avvenire.

Nella lettera, firmata da Raffaele Calabro', Roberto Formigoni, Maurizio Gasparri, Maurizio Lupi, Alfredo Mantovano, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi, si legge: ''Ci rendiamo conto che alcuni comportamenti personali, pur mai esibiti, ma diventati clamorosamente pubblici grazie a un'intrusione violenta nel privato, sono sottoposti al giudizio pubblico; sappiamo che la Chiesa non puo' esimersi dal giudicare, e naturalmente lo fa secondo la dottrina e la morale cristiana. Abbiamo a maggior ragione apprezzato – osservano i firmatari – le considerazioni sulla magistratura, proposte gia' nella precedente prolusione e oggi sottolineate con maggior forza: 'l'ingente mole di strumenti di indagine messa in campo' nei confronti di un'unica persona, 'quando altri restano indisturbati' ''.

''Il che – precisano i parlamentari – non significa limitarsi a stigmatizzare determinati trattamenti ad personam: significa, piuttosto, mettere in guardia dal danno irreparabile che la supina e legittimante accettazione di una violazione sistematica delle regole potrebbe cagionare allo stesso Stato di diritto. Vogliamo inoltre far notare – proseguono – che quando la Chiesa parla di 'comportamenti licenziosi e relazioni improprie', di 'pansessualismo' e relativismo etico, il suo invito va accolto considerandone il significato e il valore a tutto tondo. Non sappiamo quanto di tutto questo immenso polverone rimarra', dal punto di vista giudiziario. Sappiamo pero' – concludono – che anche questo e' un immenso polverone che ammorba l'aria, confonde le priorita' e annebbia il giudizio di tanti''.

Published by
luiss_vcontursi