ROMA, 17 SET – ''In un governo d'emergenza di fine legislatura, o c'e' un anti berlusconismo ideologico o non vedo perche' Berlusconi non potrebbe guidarlo''. Tuttavia, ''con tutto l'affetto che ho per Berlusconi, dovendo scegliere tra il bene del paese e la permanenza di questo governo, io non avrei dubbi e sceglierei il bene del paese''.
Gaetano Pecorella (Pdl) torna a sostenere la necessita' di governo d'emergenza, e se si creassero ''problemi di natura diplomatica sulla persona del premier'', dice in un'intervista al Mattino, ''non si potrebbe non tenerne conto'', affidandone la guida a un altro premier.
''Se una grande impresa e' in crisi, la si affida ad un commissario'', rileva Pecorella. ''L'Italia ha certamente grandi problemi. Trovare un governo unitario, con un serio programma di fine legislatura, che non debba affrontare attacchi e ostruzionismo, sarebbe nell'interesse del paese. L'immagine di conflittualita' estrema che offre il Parlamento – sottolinea – ci fa perdere la fiducia dei mercati internazionali e alimenta nel paese l'idea che sia un luogo di lite perenne piuttosto che di soluzione dei problemi''.
Berlusconi, afferma l'avvocato, ''certamente non si puo' dire fresco come una rosa. Ha combattuto con il governo e personalmente per diciassette anni, affrontando gravi problemi internazionali e attacchi giudiziari. Chiunque si troverebbe logorato, e sicuramente non e' piu' quello del '94. D'altra parte – osserva – ogni ciclo politico prima o poi finisce: a fine legislatura saremo al ventennio, dopo di che il paese decidera' il suo futuro''.
