Pedofilia, Calderoli: “Io, il castratore, dico giù le mani dal Papa”

Il ministro Roberto Calderoli

Il ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, prende una posizione durissima in difesa del Papa di fronte alle accuse mossegli da più parti di ‘silenzio’ sugli abusi.

“Potrà sembrare strano che io, definito con disprezzo il castratore perché contro la pedofilia e le violenze sessuali ho proposto per primo la castrazione chimica dei colpevoli di violenza e addirittura fisica dei pedofili – spiega Calderoli – oggi scenda in campo a difesa di Papa Benedetto XVI. Ma dico giù le mani dal Papa perché il Santo padre viene attaccato in maniera platealmente strumentale con l’arcinoto teorema del ‘non poteva non sapere’ da una armata mediatica i cui scopi sono ben evidenti”.

“Tutta la polemica infatti – prosegue il ministro – non nasce da una legittima e anzi doverosa battaglia contro la pedofilia ma viene ispirata dalla volontà di piegare un Papa che non si presta al gioco del relativismo. Temo purtroppo che molta benzina al rogo che in queste ore si vorrebbe allestire contro il Santo Padre venga anche da frange della Chiesa, quelle più contrarie alla tradizione”.

“Ma i processi in piazza e i roghi – conclude Calderoli – non si fanno più. E se i materialisti internazionali e nostrani intendono proseguire negli attacchi, chiederò a Bossi che la Lega sia pronta a scendere in piazza in difesa di papa Benedetto. E sarebbe una manifestazione così grande e diffusa in tutte le piazze, che non ci sarebbe bisogno di far conti e polemiche sul numero dei partecipanti”. Per completezza dell’informazione, occorre ricordare che il Ministro Calderoli solo mercoledì 24  ha pubblicamente bruciato con un enorme falò migliaia di fogli delle leggi tagliate in quanto inutili.

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