LATINA – E ‘ di nuovo caos nelle fila di Futuro e Libertà. Questa volta a provocarlo è stata la proposta di un intellettuale, Antonio Pennacchi, scrittore, premio Strega per il suo libro “Canale Mussolini” e già autore del noto “Il fasciocomunista”. Proprio sull’onda del successo letterario, Pennacchi si è lanciato in una proposta-ponte: asse anti-berlusconiano Fli-Pd alle amministrative di Latina.
Lo scrittore è pronto a presentare una lista civica a sostegno a sorpresa del candidato sindaco Pd Claudio Moscardelli.
La proposta sembrava caduta in un terreno fertile. Filippo Rossi, direttore del quotidiano on-line “Il futurista”, emanazione del partito di Gianfranco Fini, ha sondato il parere degli internauti sul tema di un asse “faciocomunista”. Dal sondaggio è risultato che, dei 650 votanti, quasi il 70% si dichiara favorevole ad un’alleanza con Bersani, solo il 25% è fermamente contrario.
Sempre sul fronte Lazio, l’ex assessore alla Cultura Umberto Croppi, silurato dal sindaco di Roma Alemanno, aveva approvato l’ammucchiata anti-Pdl, al grido “Mai più con Berlusconi”.
Nella mattinata di lunedì però il fronte Fli si è spaccato: nessun accordo con il Pd, né ora né mai, né per Latina né altrove. Il primo a parlare è stato l’eurodeputato di Fli Potito Salatto, che fa capo all’area di Adolfo Urso e Andrea Ronchi: “Sarebbe la Waterloo di Futuro e Libertà se la dirigenza nazionale dovesse davvero avallare il disegno fasciocomunista di Latina. Le ripercussioni interne sarebbero dirompenti – minaccia Salatto – Il nostro elettorato, già di per sè sbandato per molti motivi, non capirebbe e sarebbe pronto a punirci, ad abbandonarci. Insomma, a conti fatti, Latina può trasformarsi nella sconfitta definitiva”.
Prova a salvare la situazione Italo Bocchino: “Alle elezioni amministrative in nessun caso il simbolo di Fli sarà alleato con quello del Pd, nemmeno a Latina”. Il vicepresidente di Futuro e Libertà, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, sbarra la strada a qualsiasi ipotesi di alleanza antiberlusconiana.