ROMA – Confermato il limite di 500 euro per il pagamento in contante delle pensioni (così come per compensi e stipendi della pubblica amministrazione). I trattamenti sopra questo limite vengono erogati con pagamenti elettronici bancari o postali, comprese le carte di credito prepagate.
L’emendamento dei relatori alla manovra, presentato in Commissione bilancio alla Camera, non modifica il tetto per i pagamenti cash delle pubbliche amministrazioni ed amplia la tipologia di carte che può essere utilizzata. L’emendamento specifica poi che gli accrediti delle pensioni sono esenti dall’imposta di bollo se i titolari rientrano nelle fasce svantaggiate. Prevista anche una riduzione delle commissioni interbancarie a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate con carte di pagamento.
Sul tetto alle pensioni cash si discute da giorni, e domenica sera era filtrata una novità . Il sottosegretario Giampaolo D’Andrea, fonte istituzionale dunque, aveva detto che un emendamento alla manovra avrebbe alzato questo limite da 500 a 980 euro. Cosa che avrebbe “graziato” una buona fetta di vecchietti che la pensione la ritira in contanti perché non ha dimestichezza con conti correnti, bancomat e sportelli bancari.