Il piano Berlusconi: subito al voto, campagna elettorale dal 16 agosto

Il piano Berlusconi: subito al voto, campagna elettorale dal 16 agosto

ROMA – “Noi dal 16 agosto siamo in campagna elettorale”. Assertiva come sempre Daniela Santanchè lascia di sasso il suo interlocutore dietro le quinte della trasmissione Agorà. Parla con Ivan Scalfarotto, Pd. E la sostanza è: preparatevi, Berlusconi vuole il voto subito con Marina leader, si parte subito dopo ferragosto.

Gli appelli alla calma, a sentir parlare la Santanchè, sono quindi solo di facciata. Il governo Letta ha i mesi contati. Berlusconi starebbe maturando l’idea di “prendere di petto” la sentenza della Cassazione sul caso Mediaset, cavalcando il teorema secondo il quale è perseguitato dalla giustizia e ora anche da una sentenza definitiva ritenuta ingiusta e sproporzionata. Lo spunto per una campagna accesa l’ha offerto martedì mattina il giudice della Cassazione Esposito, rilasciando un’intervista (poi in parte smentita) in cui commentava la sentenza Berlusconi ben prima che venissero depositate le motivazioni. Uno “sgarbo” imperdonabile secondo molti esponenti del Pdl che a caldo hanno criticato le parole di Esposito.

Berlusconi scalpita, ecco il retroscena di Tommaso Labate sul Corriere della Sera:

«Fino ad ora sono stato responsabile. Ma non durerà a lungo. Sono la vittima di una sentenza ingiusta. E, da padre, non consentirò che i miei figli vengano trattati come i figli di un condannato». Già, i figli. Allo scoccare della mezzanotte di ieri, Silvio Berlusconi ha già parlato con loro. E a ciascuno ha raccontato dell’idea di «voler scontare la pena in carcere», come se fosse il primo «sacrificio» della partita a scacchi con governo e Quirinale. Ma a mezzanotte di ieri Berlusconi non ha più davanti i figli. A palazzo Grazioli, di fronte a sé, l’ex premier ha un gruppo di dirigenti del Pdl, tra cui Daniela Santanchè. E alla pattuglia, dopo cena, s’è aggregato anche Angelino Alfano. È a loro, infatti, che il premier annuncia la nuova, possibile, giravolta. E, come se fosse la sceneggiatura di un film pieno di colpi di scena, di fronte a loro Berlusconi torna a parlare di «voto anticipato». Dell’ipotesi, insomma, di provocare una crisi di governo e aprire la campagna elettorale in piena estate.

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Elisa D'Alto