Continuano ad arrivare i risultati del riconteggio delle schede elettorali relative alle regionali in Piemonte: in provincia di Asti solo il 13% circa delle schede per le quali è stato ordinato il riconteggio presenta la doppia croce, sul nome del candidato Roberto Cota oltre che su quello di una delle lista di centrodestra che il Tribunale ha ritenuto illegittimamente presentate.
Ma il dato (12,83%), fa osservare il legale di Cota, Luca Procacci, è ”assolutamente in linea con quello che si riscontra per tutte le liste”, a riprova del fatto, sostiene l’avvocato leghista, che ”il riconteggio è inutile, in quanto la maggioranza degli elettori, di centrodestra o di centrosinistra che siano, ha ritenuto di avere espresso la propria volontà chiaramente con una croce sola, il metodo più veloce”. Quindi, afferma, ”il riconteggio è inutile perché cerca qualcosa che non corrisponde alla reale volontà degli elettori”.
Soddisfazione è stata invece espressa invece dall’avvocato dell’ex presidente del Piemonte Mercedes Bresso, Enrico Piovano, che sottolinea come l’esito fosse ”ampiamente nelle previsioni”. ”Ora – ha dichiarato Piovano – attendiamo di avere il risultato complessivo”.
Anche a Biella le operazioni di riconteggio dovrebbero finire presto, e ad Alessandra il via sarà dato lunedì 13 settembre. La definizione della questione costi rende molto probabile che presto si muova anche Torino, provincia determinante per l’elevato numero di voti.
I prossimi appuntamenti saranno il 23 settembre con l’udienza del Tar prevista oggi, che è slittata, e il 19 ottobre con il Consiglio di Stato, che dovrebbe pronunciarsi complessivamente su numerose questioni, poste sia da una parte, sia dall’altra.
Fra queste anche la richiesta degli avvocati di Bresso di decidere subito cosa fare relativamente alla lista di Michele Giovine, senza attendere la procedura civile legata alla querela di falso, che allungherebbe a dismisura i tempi.