ROMA – Favori, soldi, vacanze, regali: Francesco De Vito Piscicelli dice di aver perso il conto delle “cortesie” fatte a funzionari pubblici. Carlo Malinconico, sottosegretario di Mario Monti fresco di dimissioni dopo essere stato tirato in ballo per delle “vacanze pagate a sua insaputa”, sarebbe solo uno dei tanti in lista.
Racconta in un’intervista a Repubblica di aver pagato funzionari pubblici, anche di Palazzo Chigi e anche “magistrati amministrativi ancora in servizio”. Sui nomi però mette un muro: “Non posso farli, sono vincolato dal segreto di indagine. Ho detto quello che dovevo dire al procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna, con cui ho cominciato a collaborare”.
Sulle vacanze “pagate” di Malinconico dice: “Tra uomini di Stato si usa così”. ”Mi dispiace molto per lui”, una ”persona ottima, garbata”, ma l’ormai ex sottosegretario del governo Monti ”sapeva che offriva Balducci e che ero io l’intermediario con la proprietà dell’albergo”.
”Io facevo quello che mi diceva Balducci – prosegue -, non gli si poteva dire di no. Perché poi volesse favorire Malinconico questo va chiesto a lui. Balducci mi chiese di ancitipare al Pellicano e quei soldi non li ho più rivisti”. Il bonifico di Malinconico? ”Li avrà mandati a Roberto (il proprietario del Pellicano, ndr). Quando me li girerà li devolverò in beneficenza”.