
Politici sciatori grande slalom: viva le piste, abbasso lo shopping (Foto d'archivio Ansa)
Piste da sci aperte in Svizzera, Italia chiude frontiere? Più probabile quarantena per chi rientra.
La Svizzera lascia aperte le piste da sci, e l’Italia si pone il problema dei pendolari dello slalom. Le Regioni del Nord chiedono la chiusura delle frontiere. Chiudere i confini se il governo Conte confermerà l’intenzione di lasciare chiusi gli impianti in Italia. E non parliamo solo di Svizzera, perché bisogna capire cosa faranno Austria, Francia, Slovenia…Ma in quel caso si tratta di Europa, mentre la Svizzera è fuori dall’Ue.
E’ poco probabile che il governo decida di chiudere le frontiere, a meno che una decisione del genere non provenga dall’Unione Europea. Si potrebbe invece decidere di introdurre la quarantena per chi rientra in Italia. L’idea di dover passare un periodo di giorni a casa potrebbe scoraggiare i pendolari della neve.
Piste da sci aperte in Svizzera (anche per chi viene dalla zona rossa)
La Svizzera ha dunque deciso di tenere aperte le piste da sci. Non importa se possono diventare veicolo di contagio. E non importa se possono attrarre turisti dalle zone rosse italiane (Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, dove i due Stati confinano).
Ricordiamo che la Svizzera ha annunciato di aver esaurito i posti in terapia intensiva. Ma, evidentemente, il denaro (come spesso accade da quelle parti) vale di più.
Italia chiude le frontiere con la Svizzera?
Sono state le Regioni a porre la questione delle frontiere al governo. Visto che altri Paesi europei confinanti potrebbero decidere di consentire lo sci, attirando così anche i turisti italiani. Di conseguenza alcuni presidenti di Regione avrebbero chiesto al governo di valutare la chiusura delle frontiere. Sempre in caso di divieto di riapertura degli impianti da sci da noi. Ma una scelta del genere dovrebbe derivare da decisioni europee e non unilaterali. E questo lo sanno anche le Regioni.
La Germania, presidente di turno del Consiglio dell’Ue, preme perché vi sia un accordo europeo sulla stagione sciistica che, secondo Angela Merkel, non dovrebbe partire. “Alla luce della posizione austriaca (favorevole all’apertura degli impianti, ndr) è chiaro che non sarà facile, ma noi ci proveremo”, ha affermato la cancelliera tedesca.
“La decisione sull’attività sciistica è di competenza nazionale, non europea”, ha comunque ricordato un portavoce della Commissione Ue. Su questo la posizione del governo italiano appare chiara. “Gli impianti da sci e il sistema vacanze invernali che sono fondamentali per la nostra economia riapriranno quando l’epidemia si sarà raffreddata, speriamo nel giro di un mese, un mese e mezzo – ha detto Boccia in videoconferenza – I ristori saranno garantiti per tutte le attività che non potranno aprire”. (Fonte Ansa)
