ROMA – ”Sui Liberali c’è un silenzio tombale perché sono pericolosi: perché vogliono ragionare, e questa è una grave anomalia, se al giorno d’oggi a comandare è l’istinto, la pancia…”. Stefano De Luca, segretario del Pli, presenta con queste parole il ‘webmagazione’ ‘Rivoluzione liberale’, nuovo organo ufficiale del partito. In una affollata conferenza stampa in sala Caduti di Nassiriya, a Palazzo Madama, si materializza la vecchia guardia del Pli, da anni assente dalla scena politica.
Oltre a De Luca, ci sono, infatti, Renato Altissimo, ex segretario ai tempi del pentapartito, Carlo Scognamiglio Pasini, che fu presidente del Senato nel 1994-6, Enzo Palumbo, ex senatore del Pli nella nona legislatura (1987-92) e l’attuale senatore liberale (iscritto al gruppo misto) Enrico Musso. Giovanissima, invece, con una eta’ media di 25 anni, la redazione del giornale on-line, diretto da Marco Sabatini. Il webmagazine ha un nome molto impegnativo. ”Rivoluzione Liberale” che, come spiega Stefano De Luca, ”non e’ certo quella evocata, solo a parole, nell’ultimo ventennio, da chi poi si e’ rivelato attento solo ai piu’ beceri corporativismi ed al potere”, ma quella ”sognata da Piero Gobetti, quando diede vita ad un omonimo giornale di idee e battaglie liberali”.
Il segretario, in un intervento sul giornale on-line, sottolinea che i liberali hanno fatto ”la scelta controcorrente di dar vita ad uno strumento di libertà”, di fronte ”ad un generale contesto di grigio conformismo partigiano, nel quale le espressioni verbali sono forti e spesso persino scurrili, ma il contenuto concettuale, il più delle volte, pari a zero”. Altissimo sottolinea come il nuovo giornale sia il segno di ”una rinata e presente vitalita’ liberale”, nella quale Enzo Palumbo scorge l’opportunita’ di riscoprire ”la tradizione liberale proiettata verso la modernita”’. Sull’ opportunita’, offerta dalla testata web, di un recupero di ”liberi spazi di discussione e confronto” in una ”societa’ in cui prevale una omologazione intorno a messaggi propagandistici e privi di contenuto”, si e’ soffermato Scognamiglio.
