Pomicino: “Privato? Neanche il fascismo portava le amanti in Parlamento”

Silvio Berlusconi

“Neanche durante il fascismo si portavano le amanti in Parlamento, che poi quelle di adesso non sono neanche amanti”. Per Cirino Pomicino, ex democristiano ed ex ministro, oggi Udc, “è assurdo che Berlusconi accusi i pm di Milano di aver violato la sua privacy. E’ stato lui a voler rendere pubblico il proprio stile di vita”.

“Questo stile di vita non è più solo privato nel momento in cui vengono mandate in parlamento e in consiglio regionale persone che non avrebbero alcun titolo. Non c’è mai stato un nepotismo sfrenato in Italia come quello di oggi”, aggiunge Pomicino in un’intervista a ‘La Stampa’.

Se l’ex ministro craxiano Rino Formica ha recentemente rivalutando “i nani e le ballerine” allora entrati in politica, con riferimento agli anni 80, Pomicino intorno al Cavaliere non vede nessun complotto: “E’ stato lui ad andare, da premier, a quella festa a Casoria. Lui a cercare di mandare le veline al parlamento europeo e non ci riusci’ solo per la pubblica denuncia di sua moglie. Sempre lui a far entrare e uscire da Arcore, sotto gli occhi di tutti, signorine compiacenti”.

”La prima Repubblica – osserva inoltre l’ex esponente della Dc – finì sotto l’attacco di importanti forze politiche ed economiche italiane e straniere. Qui invece c’è un disfacimento dall’interno, un’implosione. Nessuno sta ammazzando Berlusconi, è lui che si sta suicidando”.

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