MILANO, 20 GIU – ''Con il suo ultimo editoriale, Famiglia Cristiana raggiunge un punto inarrivabile di razzismo culturale anti-leghista. Resta da capire come un simile odio ideologico sia giustificabile da parte di un periodico sulla cui testata appare l'aggettivo 'cristiana'''.
L'europarlamentare Mario Borghezio ha commentato cosi' le critiche del settimanale che, riferendosi al raduno di Pontida, ha definito Umberto Bossi un ''guerriero stanco'' e la Lega un movimento ''sull'orlo del baratro, incapace di districarsi da una base che vorrebbe piu' riforme in senso federalista e un vertice che e' ormai al potere da anni ma che non riesce a dare quelle riforme''.
''Invettive di questo genere – ha aggiunto Borghezio – non ci hanno mai spaventati. E non ci spaventano anche in questa occasione, se non venisse spontanea una fondata preoccupazione per il carattere sinistro e intenzionalmente portasfiga di questo editoriale che, una riga si' e l'altra pure, invoca per la Lega Nord e per Bossi il baratro''.
''Con profezie e toni lugubri di questo genere – ha concluso l'esponente della Lega Nord – Famiglia Cristiana si mette arditamente al livello di quel galantuomo di Raffaele Cutolo, che dedico' a Bossi, inviandogliene copia, la tetra poesia 'A livella'. Dio li fa e poi li accoppia''.