MILANO – La piazza davanti il Teatro la Scala è blindata dalle forze dell’ordine per la Prima del “Don Giovanni” a cui parteciperanno ospiti illustri tra i quali Giorgio Napolitano, Mario Monti e tre ministri. Almeno 200 poliziotti sono stati schierati assieme ad altri 100 tra gli agenti in borghese e il servizio di scorta. I Cub e gli Slai Cobas hanno allestito un gazebo per la campagna “Rivolta il debito – non paghiamo il debito”, appendendo alle transenne sulla piazza lo striscione “Non pagheremo noi la vostra crisi”. Altro motivo della protesta la sicurezza del teatro, che espone i lavoratori all’amianto e solo 3 settimane fa un pompiere, il più esposto assieme a elettricisti e siparisti, è morto di mesotelioma. Napolitano, il sovrintendente Stéphane Lissner e il direttore Daniel Barenboim si ritrovano per un pranzo “segreto”.
I sindacalisti della Cub protestano per la sicurezza dei lavoratori della Scala e contro la manovra del governo Monti. Alla base della protesta l’amianto trovato in diversi luoghi del teatro, specialmente nella postazione degli elettricisti. “Le sarte serali lavorano 4 ore a sera e hanno un contratto che non le tutela sotto molti punti di vista, come i diritti sindacali, tredicesima, quattordicesima o maternità. Ieri siamo andati dal Prefetto a presentare le nostre richieste, perché viene messa in contrapposizione la salute dei lavoratori alle esigenze dello spettacolo”, ha detto un portavoce.
Il presidente della Repubblica si è riunito con Barenboim e Lissner per un pranzo “segreto” dopo la visita alle “Gallerie d’Italia”, museo che ospita i dipinti della collezioni di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo. I tre hanno discusso del “Don Giovanni”, ma soprattutto della crisi dei teatri e dell’autonomia della Scala che segue lentamente i passi del teatro di Roma. Al pranzo hanno partecipato anche Enrico Tommaso Cucchiani e Giovanni Bazoli di Intesa Sanpaolo, Giuseppe Guzzetti della Fondazione Cariplo, l’arcivescovo di MIlano Angelo Scola, il sindaco Giuliano Pisapia e i presidenti della regione e della provincia Roberto Formigoni e Guido Potestà.