ROMA – “Fuori come un balcone”. Così’ il segretario del Pd Pier Luigi Bersani definisce chi spera che dalle elezioni esca un Paese ingovernabile (magari con una legge elettorale ad hoc) che apra la strada a un nuovo governo Monti.
Intervistato dalla Stampa Bersani è poi ottimista sulla partecipazione alle primarie del Pd e spiega di non credere che le regole scoraggeranno gli elettori dal presentarsi alle urne. Secondo il segretario del Pd, dato in avanti da diversi sondaggi, alle primarie ”andranno a votare 2-3 milioni di persone”.
Bersani, intervistato in video dalla Stampa, parla anche del suo principale sfidante, il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Sfidante per cui, in caso di sconfitta, Bersani prevede una consolazione su cui monta un piccolo giallo. Perché durante l’intervista il segretario Pd parla di un generico ruolo per farlo essere “utile al Paese”. Qualche minuto dopo, però, l’Agenzia Ansa batte un comunicato in cui si dice che Bersani, finita l’intervista, avrebbe indicato Renzi come futuro ministro. Tutti i giornali ribattono la notizia quando l’Ansa, minuti dopo, annulla il primo lancio “partito per errore”.
Di certo, quindi restano solo le parole dette da Bersani nel videoforum: “Le primarie sono per scegliere candidato premier, non per fare bilanci e bilancini. Io, come penso Renzi, non parto dal presupposto che il giorno dopo dobbiamo aggiustare le cose. Ma non ho remore ad immaginare che chi vota Renzi, Renzi stesso, poi possa essere utile al paese”.
”Abbiamo un sacco di sindaci che sono enormi risorse, certamente Renzi e tanti altri amministratori. Volete mica fare adesso il giochino del governo?” ha risposto alla fine Bersani a chi gli chiedeva se farebbe Renzi ministro nel caso il segretario del Pd diventasse presidente del Consiglio. ”Sia io che Renzi – ha aggiunto il segretario- abbiamo detto le cose chiare e credo che le pensi anche Vendola: le primarie non si fanno per fare i bilancini, le primarie servono per scegliere il candidato progressista”.
Non manca la polemica su Beppe Grillo, protagonista domenica di un duro attacco sul suo blog, proprio a Matteo Renzi: “‘Lui va spessissimo in tv e la tv ci casca: lui li insulta e un sacco di tg danno i servizi. La tv lo sta sponsorizzando mentre lui li insulta”.
Dura, invece, la valutazione di Bersani nei confronti di chi vuole non vuole una legge elettorale che punti sulla governabilità sperando, magari, in un Monti Bis: ”Chi pensa ‘facciamo una legge elettorale da cui escano i partiti come dei nanetti e viene fuori il Monti bis’ è fuori come un balcone: dalla palude viene fuori la palude, un rischio mortale per il Paese, si rivota dopo sei mesi”.
