ROMA – Romano Prodi ci ripensa: “Domenica, di ritorno dall’estero, mi recherò a votare alle primarie del Pd. In questa così drammatica situazione mi farebbe effetto non mettermi in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento”. La sua decisione di non votare per le primarie aveva fatto scalpore e creato imbarazzo all’interno del Pd, che con Romano Prodi aveva un debito in sospeso dopo il pasticcio del voto per il Quirinale a carico dei misteriosi 101 “traditori”.
Ora Prodi ha deciso che a queste primarie vuole votare e spiega:
“I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza. Le primarie del Pd assumono oggi un valore nuovo. Nella situazione che si è venuta a determinare è infatti necessario difendere a ogni costo il bipolarismo. Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l’unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno”.
Ma per chi voterà? Prodi non lo dice. Ma il Corriere della Sera spiega che da sondaggi informali sembra però che i suoi siano divisi tra Renzi e Civati e che non vedano di buon occhio Cuperlo, considerato forse esponente di quell’apparato che ha liquidato in fretta la mancata elezione del Professore alla presidenza della Repubblica.
