Primarie Torino: Sel lancia la sfida, il Pd cerca unità su Fassino

Piero Fassino

Il Sel lancia il guanto di sfida, annunciando un proprio candidato ”in grado di vincere” alle primarie del centro sinistra per il sindaco di Torino, e il Pd, per scacciare la ‘sindrome milanese’ cerca la difficile strada dell’unita’ interna, puntando a una convergenza sul nome di Piero Fassino. Il partito di Vendola, oggi nella riunione di segreteria nazionale a Roma, ha preso l’impegno a indicare – in una rosa di 3-4 persone – un nome entro una settimana. Intanto nel Pd c’è chi dice – o teme – che siano in corso contatti interni per persuadere gli eventuali candidati a lasciare campo libero a Fassino, anche per dare all’esterno un segno di forza del principale partito della coalizione.

L’ex segretario dei Ds, tra l’altro, deve ancora sciogliere la riserva e giovedi’ incontrerà quello che potrebbe essere il suo maggiore avversario interno, l’ex presidente del consiglio regionale del Piemonte, Davide Gariglio. Dopo colloqui con dirigenti locali, parlamentari eletti a Torino ed esponenti della societa’ civile, probabilmente Fassino annuncera’ quell’impegno che molti considerano gia’ sicuro, specie dopo il faccia a faccia con l’attuale sindaco Sergio Chiamparino. Uno di questi e’ l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. ”Indubbiamente – dice – la sua disponibilità è importante: è un candidato forte e autorevole in grado di aggregare forze dentro e fuori il partito”.

Resta corretto fare le primarie, fa osservare Damiano, ”ma mi auguro dopo un processo di semplificazione e certamente bisognerà confrontarsi con l’intera coalizione. La priorità è quella di assicurare continuità e allo stesso tempo innovazione a quanto è stato fatto di buono nell’amministrazione della città e centrare il miglior risultato elettorale possibile”. Restano molti i punti interrogativi e una volta avuta la risposta di Fassino, il Pd potrà avviare il confronto con i possibili alleati: dal terzetto Moderati-Idv-Sel l’alleanza si può allargare. Il Pdci, che fa parte della Federazione della Sinistra, chiede un incontro alla dirigenza locale del Pd, ma mette le mani avanti: ”mai con i finiani e l’Udc”.

Il segretario dei comunisti, Vincenzo Chieppa, invita il Pd ”a smetterla con le faide interne e a ragionare su alleanze di centro sinistra omogenee per tutti i Comuni dove si andrà al voto”. Il centrodestra per il momento rimane alla finestra, spera di riabbracciare l’Udc e pensa a un candidato giovane, under 40, anche se starebbe lavorando anche per un colpo di scena, un nome di prestigio della società civile.

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luiss_vcontursi