ROMA – ”Dov’è finita l’onorevole Siliquini?”, domanda la vicepresidente Rosy Bindi. E l’opposizione risponde in coro: ”Alle Poste, alle Poste!”. La scena accade nell’Aula della Camera durante l’esame del testo sulla prescrizione breve. E’ indetta una votazione. Maria Grazia Siliquini, ex Fli passata ai Responsabili che è stata recentemente nominata a far parte del Cda di Poste italiane e dovrà optare fra il nuovo incarico ed il seggio alla Camera, è seduta al banco della commissione.
La sua nomina è stata oggetto di forti polemiche. La deputata schiaccia il pulsante di voto, poi si alza e si avvia fuori dall’emiciclo per la scala che porta alle toilette per le donne vicine all’Emiciclo. Ma l’opposizione fa notare alla presidente che la lampadina della sua postazione e’ accesa in sua assenza. E Bindi chiede: ”Dov’e’ finita l’onorevole Siliquini?”, domanda la vicepresidente Rosy Bindi. E l’opposizione risponde in coro: ”Alle Poste, alle Poste!”.
Siliquini si sente chiamata e torna al suo posto. ”Sono sempre stata in Aula – rivendica – e ho salito i gradini per motivazioni mie. Ho votato e ne prenda atto”. Ma Bindi è inflessibile: ”capisco tutto ma che se ne vada proprio non è il massimo”, dice e fa ripetere la votazione, mentre Leoluca Orlando (Idv) ribadisce, sempre giocando sulla querelle di Siliquini alle Poste: ”Presidente, ricordi alla collega che qui non è consentito il voto per corrispondenza…”.