Tra maggioranza di governo e magistrati l’incomunicabilità resta totale: il Csm ha reso note le cifre sulla quantità di processi che verrebbero a cadere per effetto delle norme contenute nel ddl del cosiddetto “processo breve”.
Nelle realtà giudiziarie più difficili potranno essere estinti, per effetto del ddl sul processo breve, fino al 40% dei procedimenti penali. Il dato è stato reso noto nella conferenza stampa del Csm, al termine delle audizioni di 18 capi di uffici giudiziari italiani.
In ambito civile, in alcune aree del paese il provvedimento toccherebbe la metà dei processi (47%).
A rischio importanti processi al foro di Milano. Si tratta dei processi Telecom, Santa Rita, Mills, Mediaset, Bnl, Antonveneta e Parmalat 2. Quest’ultimo processo in particolare con l’entrata in vigore del provvedimento sarebbe già estinto.