MILANO – Il tribunale di Milano accoglie l’arrivo del premier Silvio Berlusconi, in Aula per il caso Mills, con tre manifesti sulla facciata del Tribunale. Giganteschi nella loro dimensione iconografica di dieci metri per cinque, i volti del pm Emilio Alessandrini, del giudice istruttore Guido Galli (entrambi uccisi dai terroristi di Prima Linea nel 1979 e nel 1980) e dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, il liquidatore della Banca Privata assassinato da un killer mafioso su mandato del banchiere Michele Sindona nel 1979.
Le maxifotografie sono state fatte stampare e calare domenica sera sulla enorme facciata del Palazzo di giustizia di Milano dal presidente del tribunale, Livia Pomodoro, in occasione della terza “Giornata della Memoria” dei servitori dello Stato uccisi. Quest’anno, la “Giornata della Memoria” è dedicata in particolare ai magistrati vittime del terrorismo dal capo dello Stato Giorgio Napolitano in risposta “all’ignobile provocazione del manifesto affisso a Milano per iniziativa di un candidato alle elezioni” nella lista pdl del sindaco Moratti, quello con lo slogan “Via le Br dalle Procure”.
L’udienza odierna è quindi quella del processo Mills, primo grado nel quale il Berlusconi è imputato di aver corrotto nel 1999 il teste David Mills in relazione a due deposizioni rese in processi al Cavaliere nel 1997 e 1998 dall’avvocato d’affari inglese artefice delle società offshore Fininvest, condannato in appello a 4 anni come teste corrotto nell’interesse di Berlusconi ma prosciolto nel 2010 in Cassazione per prescrizione del reato intervenuta nel frattempo.
Il presidente del Consiglio, che dunque non sarà stato presente a Roma alla cerimonia ufficiale, se vorrà potrà però partecipare di pomeriggio alla corrispondente commemorazione milanese che la presidenza del tribunale, d’intesa con l’Ordine degli avvocati e alla presenza del presidente della Regione Formigoni, del presidente della Provincia Podestà e del sindaco Moratti, ha organizzato alle ore 16.
Le immagini delle gigantografie (foto LaPresse)