Anche Alfredo Robledo, procuratore aggiunto del Tribunale di Milano, ha criticato l’intervento telefonico di Berlusconi a Ballarò. «Se le nostre toghe sono rosse – spiega il magistrato – lo sono per il sangue dei magistrati che hanno pagato con la vita la difesa della legalità e dei valori costituzionali, a cominciare da Falcone e Borsellino».
Il presidente del Consiglio aveva parlato di «giudici comunisti» dopo la sentenza d’appello che ha confermato la condanna di primo grado a 4 anni e mezzo per David Mills, il legale inglese accusato di corruzione in atti giudiziari. Le nuove accuse del premier, in procura a Milano, hanno suscitato in alcuni rabbia, in altri quasi indifferenza al limite della rassegnazione.
«E che cosa dobbiamo dire ancora – sbotta un magistrato che vuole restare nell’anonimato – è sempre la solita storia, trita e ritrita. Noi pensiamo solo a lavorare».