Prodi e Vendola fanno le prove di un nuovo Ulivo

BOLOGNA, 29 SET – Non sara' stato l'innesto del vecchio Ulivo sulla pianta nuova del centrosinistra, ma poco ci manca. Di sicuro non manca il pubblico: sala piena e pronta all'applauso per ''il punto di riferimento'' (Romano Prodi) e per colui che della nuova creatura aspira a diventare un leader (Nichi Vendola). Non manca nemmeno la stampa, schierata in forze ad aspettare i due nello stesso cinema in cui, nel novembre scorso, nacque a livello locale lo 'strano' asse Sel-prodiani, per le primarie cittadine. Anche allora gli applausi furono tanti.

Il clima era euforico per Nichi salito a Bologna a sponsorizzare Amelia Frascaroli, cattolica civica su cui avevano puntato i vendoliani. Allora Prodi non c'era, ma nell'aria risuonavano gia' le idee della moglie Flavia che aveva collaborato alla stesura del programma. Meno di un anno dopo, eccoli uno di fianco all'altro a parlare di Europa e di crisi: a separarli, il moderatore Roberto Napoletano, direttore del Sole 24 ore e, sul palco, anche Vasco Errani, presidente dell'Emilia-Romagna, che pero' non ha nemmeno accennato ad alleanze o simili limitandosi a temi alti, Europa, limiti del liberismo, crisi. Vendola e Prodi anche di modi per superarla in Italia e di ricette da trovare insieme, perche' se il centrosinistra ''non trova un pensiero alternativo – ha detto l'ex premier – Berlusconi governera' altri 45 anni''.

Una visione alternativa che, pero', non vedra' nel professore un protagonista attivo (''non ritorno in politica'', ha confermato prima e dopo l'incontro). Ma un pensatore si', perche' se per Prodi ''non e' un inizio'', il professore non ha mai smesso di pensare: ''e continuero' a farlo se non arriva l'alzheimer, o altri problemi di salute. Io mi diverto a pensare. Quindi stasera ci divertiamo un po'. Riflettere e agire possono anche essere distinti''.

Colui che pensa e colui che agisce. Considerando il contesto, se l'ex premier e' quello che pensa, si potrebbe quasi credere che quello che agira' possa essere proprio il leader di Sel, poco lontano da li'. Per la precisione alle porte del cinema, assediato da taccuini e telecamere (telecamere che Prodi, in un primo momento, ha schivato correndo letteralmente via): ''Prodi – diceva infatti nello stesso momento Vendola – rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che intendono costruire un centrosinistra capace di guardare al futuro. Un nuovo Ulivo, che sia capace di non impiccarsi all'albero delle ideologie, ma di essere in grado di convocare tutte le culture piu' avanzate per mettere in campo un programma di alternativa''.

Insieme e alternativi: quasi le stesse parole, quasi lo stesso concetto espresso da li' a poco dal professore.

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luiss_smorgana