Un’iniziativa che “introduce nella dinamica del mercato un elemento di razzismo estremamente pericoloso”. Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha commentato da Washington la decisione di Coop e Conad di sospendere la vendita di alcuni prodotti ortofrutticoli provenienti dai territori palestinesi occupati.
Il ministro si riferisce alla decisione di Coop e Nordiconad di far sparire dagli scaffali i prodotti a marchio Agrexco provenienti dalle colonie israeliane in Cisgiordania. Lo stop deciso dalle due catene di supermercati è stato annunciato sul web dalla rete di pressione ‘Stop Agrexco’, nata lo scorso anno per boicottare tutti i prodotti alimentari ‘made in Israele’ coltivati nei territori occupati. La Coop, tuttavia, ha immediatamente precisato in una nota che alla base della decisione non ci sono ragioni ideologiche bensì “commerciali e di tracciabilità delle merci”.